PALEO: UN GIOCO COOPERATIVO PER IMPARARE A SOPRAVVIVERE NELLA PREISTORIA




Argomento: Preistoria

 

Giochi Uniti, 2020

 

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Com’era vivere nell’Età della Pietra e quali difficoltà hanno affrontato i nostri antenati? Paleo prova a rispondere a questa domanda. Si tratta di un gioco cooperativo per 2-4 giocatori sviluppato da Peter Rustermayer, un archeologo di Colonia, e distribuito in Italia da Giochi Uniti. In Paleo dovremo impersonare i membri di una tribù alle prese con le dure sfide dalla vita di ogni giorno, che potranno essere superate solo se i giocatori uniranno le proprie forze.

 

Ogni giorno una sfida nuova

In Paleo i personaggi controllati dal giocatore dovranno affrontare ogni giorno sfide diverse: animali selvatici, tribù rivali, calamità naturali, trappole e molto altro. Per farlo i nostri antenati avranno bisogno di migliorare le proprie condizioni di vita costruendo utensili che possono aiutarli a svolgere in modo più efficiente le mansioni quotidiane. Il giocatore deve imparare a gestire le proprie risorse (cibo, legna e pietra) e decidere quale carta azione affrontare. Ogni azione, infatti, metterà a rischio delle risorse, che però potranno anche essere guadagnate nel momento in cui si riusciranno a soddisfare i requisiti richiesti da ogni carta. Per risolvere alcune carte, inoltre, ci sarà bisogno della collaborazione tra almeno due giocatori, che saranno liberi di parlarsi per decidere come affrontare ogni sfida. In questo caso sia le risorse ottenute che i danni subiti da una carta vengono divisi tra i giocatori. Paleo presenta due fasi: la fase giorno, in cui risolveremo le carte, e la fase notte in cui ci riposeremo al costo di un segnalino cibo. Se questo non è presente il giocatore accumula un punto teschio; a 5 teschi perdiamo un membro della nostra tribù. Di notte verranno giocate anche le carte missione, che al contrario delle carte azione dovranno essere risolte subito per non perdere risorse. Si vince una volta che si saranno raccolti tutti i gettoni vittoria (ottenibili casualmente dalle carte risolte) per formare la pittura rupestre nell’apposito tabellone.

 

Meglio con un adulto

Il gioco ha diversi livelli di difficoltà, rappresentati dai moduli. Ogni modulo richiederà di utilizzare dei mazzi diversi (segnalati con delle lettere). Noi consigliamo di partire dal livello di difficoltà più basso, sia perchè Paleo è un gioco che può risultare complesso da padroneggiare nelle prime partite, sia perchè se giocati in ordine in moduli riescono a raccontare la storia della nostra tribù, che partirà con pochi membri mal equipaggiati per arrivare alla costruzione di un villaggio in grado di affrontare minacce molto più grandi. Il lato educativo emerge dalle azioni compiute dai giocatori, che sono strettamente legate all’ambientazione di Paleo. Se il giocatore decide di cacciare i mammut, per esempio, questi potrebbero non tornare più tra le carte in gioco, simulando così la loro estinzione. Consigliamo l’intervento di un insegnante per far riflettere su questi aspetti che potrebbero non essere compresi appieno dai giocatori più giovani, impegnati nella dura lotta per la sopravvivenza della propria tribù. Paleo può essere giocato anche tra le mura di casa ma consigliamo comunque la guida di un adulto, che non avrà difficoltà a tenere per mano i più giovani nella comprensione dell’ambientazione di gioco. Una volta padroneggiate le regole si possono provare gli altri moduli, ripercorrendo un’ideale linea del tempo che segue lo sviluppo delle prime civiltà umane, mettendo in campo nuove meccaniche e nuove sfide. L’età minima consigliata di Paleo è 10 anni e le partite durano da 40 a 90 minuti.

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