LA FORESTA MEDITERRANEA


Fig 2


Ambra inspirò. «Che bello, si sente l’odore del mare!», esclamò. «Secondo te dove siamo, stavolta?».

«Non saprei» rispose Guido. «Non conosco questo ecosistema, anche se finora è decisamente il più piacevole dal punto di vista del clima».

«Eccomi, mi presento» fece una voce gioviale e sorridente. «Io sono la Foresta Mediterranea».

«Piacere! Quindi siamo sulla riva del Mar Mediterraneo?» disse Ambra.

«Sì, ma questo tipo di ecosistema è presente anche in altre zone del mondo, per esempio in Cile, in California e persino in Australia. Sono tutti luoghi con un clima simile: inverni miti e piovosi ed estati calde e secche».

Guido e Ambra osservarono la vegetazione: gli alberi erano piuttosto bassi e il sottobosco era pieno di arbusti, cespugli ed erbe. Si intravedevano piante spinose e rampicanti.

«Però, che varietà!» esclamò Guido. «Immagino che tutta l’energia del sole aiuti queste piante a crescere, un po’ come succede nella Foresta Pluviale».

«Giusto! Però c’è una differenza. Sai dirmi quale?» chiese la Foresta.

Guido riflettè. Poi rispose: «Nella Foresta Pluviale piove parecchio, mentre qui, come dicevi, l’estate è secca».

«Bravissimo! E infatti le piante crescono poco, rimanendo basse. Inoltre devono risparmiare l’acqua: molti dei miei alberi e arbusti hanno foglie piccole e rigide, ricoperte di cera o di peli per trattenere l’umidità. Piante con queste caratteristiche sono chiamate “sclerofille, dal greco skleron, cioè “duro”, e fyllon, che significa “foglia”: una descrizione calzante per le loro chiome resistenti!».

«Com’è interessante» disse Ambra. «E ci sono anche degli animali da queste parti?»

«Ma certo! Cinghiali, istrici, volpi, tassi, daini… E naturalmente molti insetti ed uccelli» disse la Foresta. «Le piante danno del filo da torcere agli erbivori, producendo spine per allontanarli o sostanze che la fauna non apprezza. Alcuni di questi sono aromi che invece piacciono molto a voi umani, come il rosmarino o il mirto».

«Be’, mi sembra logico» osservò Ambra. «Le piante hanno già a che fare con la siccità, figuriamoci se si fanno intimorire dagli animali!».

«E io che pensavo di trovarmi in un posto tranquillo», disse Guido. «Invece anche qui ogni essere vivente si ingegna per sopravvivere».

«Hai proprio ragione» disse la Foresta. «E a proposito di sfide, vi ho parlato degli incendi?».

«Incendi? Non mi dire che da queste parti bisogna pure stare attenti a non farsi bruciare!» esclamò Ambra, sempre più stupita.

«Se ci pensiamo, però, è facile immaginare che con la siccità dell’estate basti poco a far nascere una fiamma che si diffonde facilmente» ragionò Guido. «Mi chiedo come facciano le piante a proteggersi».

«In realtà, alcune hanno addirittura bisogno del fuoco per vivere!» rispose la Foresta.

«Ah, questa è nuova» disse Ambra, che quasi non ci credeva. «Me lo devi proprio spiegare, come fa una pianta ad andare d’accordo con il fuoco!».

La Foresta ridacchiò, divertita dalla loro curiosità.«Perché non lo chiedete a un diretto interessato? Sono sicuro che il mio amico Pino d’Aleppo sarà entusiasta di parlare con voi!».

 

prossimo episodio il 10 luglio –

 

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