Conosci le margherite, vero? Chiamate anche pratoline, sono piantine semplici e allegre che adornano i prati in primavera. Crescono un po’ ovunque, dal mare all’alta montagna, sui pascoli e ai bordi delle strade. La margherita è piccina, non più alta di 15 cm, ma è in grado di sopravvivere anche nelle praterie dove viene tagliata, brucata e calpestata dalle mucche. Questo perché le sue gemme crescono vicino al terreno, riparate sotto le foglie alla base della pianta. Forse però non sapevi che quel bottoncino giallo contornato da petali bianchi non è un fiore: è un’infiorescenza, cioè un insieme di moltissimi fiori, talmente piccoli da confonderci le idee.
Scoviamo i fiori nascosti
Immagina di fare “m’ama, non m’ama”: ogni volta che stacchi uno dei petali bianchi della margherita, tieni in mano un intero fiore! Se guardi bene il petalo, chiamato ligula, vedrai che fa parte di una corolla a forma di minuscolo tubetto, nella quale gli altri quattro petali sono solo dentini a malapena visibili. Questo tipo di fiore è detto ligulato. Se poi osservi il disco giallo al centro della pratolina, noterai che è formato da tanti piccoli elementi: anche quelli sono fiori! Hanno la forma di un tubetto con cinque dentini uguali fra loro, e per questo sono chiamati tubulosi. Tutti questi minuscoli fiori sono riuniti nel ricettacolo, cioè la parte finale del gambo, ingrossata e simile a una ciotola; la puoi notare capovolgendo la margherita.
Nel caso della pratolina, l’infiorescenza è quindi costituita da fiori ligulati bianchi all’esterno e fiori tubulosi gialli al centro, ma in altre specie appartenenti alla stessa famiglia – le Asteracee – l’infiorescenza è formata da un’unica tipologia di fiore.
Infiorescenze per tutti i gusti!
Moltissime specie possiedono fiori disposti in infiorescenze di vario tipo. Ad esempio, l’infiorescenza del ciliegio si chiama ombrella: i fiori si trovano su piccoli gambi, detti peduncoli, che partono tutti dallo stesso punto sul gambo principale. Nel mughetto, invece, i peduncoli sono disposti in posizioni alternate lungo il fusto, formando un’infiorescenza detta racemo. Il corimbo è un racemo in cui però i fiori si trovano tutti alla stessa altezza. La spiga, invece, è come un racemo ma senza peduncoli, ovvero con i fiori inseriti in punti alternati, direttamente sul gambo centrale. E poi ci sono le ombrelle composte, cioè ombrelle formate da tante piccole ombrelle, e i racemi composti, e così via… Insomma, i fiori sanno essere molto complessi! Forse anche per questo non ci stanchiamo mai di guardarli.