UNA BIOLOGA E LO SPAZIO




Arianna Ricchiuti è un’astrobiologa. Oggi lavora in Olanda, nella più grande sede dell’ESA (l’agenzia spaziale europea), dove si occupa di comunicazione scientifica, continuando comunque a coltivare la propria passione per l’astrobiologia. Ma cosa fa un’astrobiologa, va a caccia di ufo? Proprio no! Lasciamo la parola a lei per spiegarci meglio…

 

Cos’è l’astrobiologia?

È l’ambito della biologia che studia le origini e l’evoluzione della vita nell’Universo. Ma a un bambino direi che è la scienza più bella in assoluto, perché combina le due scienze più affascinanti! Da un lato la biologia, che ci permette di capire come siamo fatti, come funzioniamo noi e la vita sulla Terra; dall’altro l’astronomia, che ci consente di guardare più lontano ed espandere i nostri orizzonti.

 

Da dove nasce la tua passione per questa materia?

Ho sempre voluto fare astronomia, ma matematica e fisica non sono il mio forte, inoltre avrei dovuto trasferirmi in un’altra città per studiarla. Quindi ho optato per biologia, che mi piace tanto e si è rivelata essere più adatta a me. Comunque ho continuato a cercare un collegamento tra le due materie, e l’ho trovato nell’astrobiologia.

 

Come sei diventata astrobiologa?

Mi sono laureata in Scienze Biologiche e per la tesi mi sono occupata di organismi terrestri come modelli di forme di vita aliene: ho studiato alcuni batteri e degli animali chiamati “tardigradi”, descrivendo le loro caratteristiche e la loro capacità di vivere in ambienti estremi come lo Spazio. Poi ho seguito un corso on-line in astrobiologia e ho partecipato a seminari e congressi internazionali.

 

Cosa fai di preciso adesso nel campo dell’astrobiologia?

A 20 anni ho ricevuto come regalo di compleanno un telescopio, e mi sono rivolta al direttore del Planetario di Bari per capire bene come usarlo; da allora collaboro con il planetario come divulgatrice scientifica.  Negli anni però ho voluto  focalizzarmi soprattutto su come l’astrobiologia viene e dovrebbe essere raccontata.

A maggio ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA. Durante il mio lavoro di tesi mi sono occupata proprio di come nei planetari viene comunicata l’astrobiologia. Con questo mio lavoro ho partecipato allo Space Factor Student Contest, un concorso per giovani ricercatori e professionisti del settore spaziale, organizzato durante il congresso virtuale del più importante network europeo di astrobiologia (l’EANA) e… ho vinto il secondo posto!

Continuerò a girare l’Europa partecipando a conferenze per spiegare agli scienziati come raccontare al meglio l’astrobiologia, come parlare di vita extraterrestre e diffondere le scoperte fatte in questo campo.

 

Precisiamo che l’attuale occupazione di Arianna è quella di Editor di EJR-Quartz per ESA.