Metodo…scientifico!




«Cosa vuol dire “essere coraggiosi”?»

«Beh, il coraggio misura il valore di una persona.»

«E cos’è il valore?»

«È la virtù più importante dell’essere umano.»

«Perché?»

«…»

A questo punto del dialogo possiamo immaginare che l’interlocutore rotei gli occhi al cielo e cerchi in tutti i modi un pretesto per liberarsi dalle domande di quello che sembra essere, a tutti gli effetti, uno scocciatore… Lo scocciatore più famoso della storia: Socrate! 

Socrate trascorse la sua vita ad Atene, in Grecia, nel V secolo a.C. e, nonostante oggi sia considerato uno dei più importanti pensatori dell’antichità, non ebbe certo una vita facile: i suoi concittadini lo consideravano non solo scomodo, ma addirittura pericoloso! Per perseguire il suo obiettivo, la ricerca della verità sulle cose, Socrate seguiva un metodo preciso: si metteva in dialogo con le persone più sapienti di Atene, facendo crollare le loro certezze per poi cercarne di nuove insieme. 

In pratica, Socrate seguiva alla lettera la definizione della parola metodo, che deriva dal greco antico e indica il percorso che segue la mente quando si mette alla ricerca della conoscenza.  

      Ed è proprio una citazione di Socrate ad aprire il terzo libro del De Architectura, un celebre trattato che esamina il metodo costruttivo utilizzato dagli architetti dell’Antica Roma. In queste pagine Vitruvio, l’autore, descrive in modo preciso le proporzioni del corpo umano per poi associarle alle misure ideali di un edificio sacro.

 

…Ecco da dove nasce il famosissimo uomo vitruviano, che attraversa luoghi e secoli fino a destare l’attenzione di Leonardo da Vinci. 

Il grande scienziato rinascimentale ne resta talmente affascinato che decide di rendere visibili le proporzioni descritte da Vitruvio con un disegno che passerà alla storia.

Uno dei più grandi meriti di Leonardo, infatti, è l’introduzione del disegno come forma di comunicazione scientifica. 

 

Studio, osservazione diretta della realtà e costruzione di una teoria: è così che Leonardo mette alla prova le verità indiscusse derivate dai tempi antichi. Cercando di comprendere i meccanismi della natura con l’aiuto della matematica e del disegno, Leonardo pone le fondamenta di quello che verrà chiamato metodo scientifico e che sarà inaugurato un secolo più tardi da Galileo Galilei.

Secondo Galileo la natura è un libro scritto in lingua matematica e il compito dello scienziato è quello di forgiare gli strumenti per tradurre la grande opera che abitiamo. Strumenti per osservare, dal perfezionamento del cannocchiale alla costruzione del telescopio; strumenti per condurre un esperimento, come l’inclinazione di un piano: Galileo esalta la tecnica rendendola indispensabile alla teoria, ma lo strumento più prezioso che ci lascia in eredità è l’invenzione del metodo scientifico!

 

Con il numero 24 di PLaNCK!, in uscita il 1 ottobre, scoprirete cos’è il metodo scientifico, come si è evoluto nel tempo e come viene utilizzato oggi, insieme a tante altre curiosità e approfondimenti!

 

C’è tempo fino al 10 settembre per sottoscrivere l’abbonamento!

 

 

Per questo pezzo abbiamo consultato le seguenti fonti:

G.Galilei, S.V. Rovighi, Le idee filosofiche, il metodo scientifico, Editrice Morcelliana, Brescia, 2021;
W. Isaacson, Leonardo da Vinci, Mondadori, Milano, 2020;
L. Lacchini, P.C. Rivoltella, Intersezioni filosofiche, CEDAM, Padova, 1998;
Platone, Apologia di Socrate, Bompiani, Milano, 2000;
P. Vitruvio, Architettura, Mondadori Libri, Milano, 2018.