Le galle sono piccole strutture vegetali presenti sulle piante, create da alcuni insetti per essere utilizzate come rifugio. Le possiamo trovare sulle radici, sul fusto, così come su rami, foglie e fiori. Le galle nascono in modo molto particolare: sono le piante stesse a cambiare la propria forma in seguito alla sollecitazione indotta dagli insetti. Scopriamo come!
Un’abilità speciale
Per spingere la pianta a deformarsi, certi insetti erodono foglie e rametti, mentre altri iniettano sostanze contenute ad esempio nella loro saliva. La pianta risponde a questi stimoli producendo formazioni simili a grosse cicatrici, moltiplicando le sue cellule per dare origine alle nuove strutture: ecco le galle!
Gli insetti che provocano questi mutamenti sono chiamati galligeni. In genere, sono le larve a servirsi delle galle, un luogo protetto dove mangiare a volontà, riposare e compiere la trasformazione in adulti. Un po’ come una cameretta! Un posticino talmente comodo che alcune larve ci restano tutto l’inverno. Le galle abbandonate in primavera non scompaiono: la deformazione è permanente e rimane anche quando gli insetti se ne vanno.
Grazie alla loro abilità, i galligeni ottengono cibo e riparo a spese delle piante. Queste ultime, invece, per formare le galle, sono costrette ad utilizzare la propria energia, senza ottenerne alcun beneficio. Per descrivere questa situazione, si dice che gli insetti galligeni sono parassiti delle piante: i due organismi convivono, ma soltanto uno dei due ottiene un vantaggio.
Nascondigli insoliti
I rifugi dei galligeni assumono le forme più bizzarre. Una galla può essere infatti un semplice arricciamento delle foglie, come accade al frassino per azione dell’afide Prociphilus fraxini, oppure avere strutture piú complesse. Sopra le foglie del faggio, ad esempio, si possono trovare formazioni simili a gocce, opera della cecidonia (Mikiola fagi). Le sue larve nascono sul lato inferiore della foglia e, per realizzare le galle, devono penetrare nelle nervature fino a spuntare sulla superficie opposta: che fatica! Sui rametti delle querce, invece, compaiono i ripari di un insetto della famiglia delle cinipidi, chiamato “testa di Medusa” (Andricus caputmedusae) proprio perché le sue galle sono coperte da filamenti contorti che ricordano i serpenti sulla testa di Medusa, una creatura della mitologia greca.
Le galle sono un esempio di come gli animali si adattino ad utilizzare le risorse circostanti per ottenere il massimo vantaggio, in modi a volte sorprendenti. La natura è un mondo complesso, tutto da scoprire!