Immagina il gelo di una mattina di gennaio, quando ti rifugi sotto il piumone, o l’afa di un pomeriggio d’estate tra i tuffi in piscina. Per noi è facile difenderci dal caldo e dal freddo. E gli animali come fanno? Le strategie che adottano dipendono da come il loro corpo regola la temperatura: ecco le differenze.
Una temperatura costante
Gli animali la cui temperatura corporea è costante, come gli uccelli e i mammiferi, sono detti “omeotermi”. Quando il clima è rigido, generano calore usando l’energia prodotta a partire dal cibo: in questo modo mantengono il corpo alla temperatura che gli consente di funzionare in modo ottimale.
Alcune volte, però, questo riscaldamento interno viene sospeso. Durante l’inverno, ad esempio, il freddo dura per mesi e mantenere il calore costerebbe molta energia. Per risparmiarla, alcuni animali, come la marmotta, lasciano che il loro corpo si raffreddi, cessando ogni attività per l’intera stagione: persino il respiro e il battito del cuore rallentano. Questo meccanismo si chiama “ibernazione”.
Un’altra difesa dal freddo sono i brividi, contrazioni – cioè movimenti involontari – dei muscoli che producono calore: li troviamo ad esempio nelle scimmie. Contro il caldo, invece, c’è il sudore: esso crea sulla pelle uno strato di acqua che, evaporando, porta con sé un po’ del calore accumulato dal corpo. Gli animali che non sudano usano meccanismi simili: i maiali si rotolano nell’acqua e nel fango, mentre uccelli e cani ansimano per far passare più aria su superfici umide come la gola.
Infine, molti omeotermi hanno anche uno strato di pelo, penne o grasso che li isola dall’ambiente. Può sembrare strano, ma li ripara anche dal caldo! Il cammello, per esempio, ha una pelliccia folta che non fa entrare il calore.
Adeguarsi all’ambiente
Pesci, anfibi, rettili e invertebrati sono detti “pecilotermi“: la temperatura del loro corpo varia con quella dell’ambiente; di conseguenza, per evitare il caldo o il freddo eccessivi, attuano alcuni comportamenti.
I serpenti si sdraiano al sole al mattino per accumulare il calore necessario ad iniziare la giornata, e si raffreddano lentamente la sera. Le lucertole, i coleotteri, le locuste e gli scorpioni appiattiscono il corpo sulle rocce scaldate dal sole per approfittare del tepore. Le rane, rimanendo al sole, possono alzare la propria temperatura fino a 10℃ in più rispetto all’ambiente.
I pesci, infine, si spostano a diverse profondità: l’acqua è più calda in superficie, dove i raggi del sole riescono a scaldarla.
Senza sciarpe, ventilatori o termosifoni, gli animali sanno vivere al caldo e al freddo, sfruttando ciò che la natura mette a disposizione.